
Molto spesso in ambulatorio le pazienti mi chiedono da quando inizieranno a sentire i movimenti del loro bambino. Ad un certo punto della gravidanza, invece, il monitoraggio dei movimenti del feto viene raccomandato dal ginecologo / ostetrica per valutare il benessere del bambino.
Proviamo a fare un pochino di chiarezza.
I movimenti fetali iniziano gia' dal primo trimestre, prima in ecografia si vedranno muovere gli abbozzi degli arti oppure si vedranno dei veri e propri salti di tutto il corpo fetale (spesso durante la traslucenza ) . Ma prima che la mamma percepisca i movimenti devono passare un po' di settimane. Puo' essere normale, infatti, che i movimenti del piccolo non vengano percepiti fino a 22 settimane (circa al quinto mese). Questo dipendera' dalla tonicita' della parete addominale, per esempio, e anche dalla posizione della placenta. E' comunque normale non percepire nulla fino a 17 settimane circa.
All' inizio movimenti saranno percepiti come "farfalle nella pancia" oppure come movimenti dell'intestino. Con il progredire delle settimane il bambino crescera' ed i movimenti saranno piu' vigorosi, si percepiranno calci, piu' o meno importanti, a volte si potra' anche percepire il piedino dalla palpazione dell'addome.
La regolare percezione dei movimenti fetali da parte della mamma e’ considerato un segno di benessere ed e' per questo che viene raccomandato dal terzo trimestre soprattutto. Ma come definire ridotti i movimenti del tuo bambino? Alle mie pazienti spiego sempre che la mamma impara a conoscere come si muove il proprio bambino ed e' un qualcosa che percepisce, l'istinto materno gia' operativo, insomma. Spesso di parla dei “meno di dieci movimenti fetali entro due ore” mentre altri autori considerato ridotti i MAF in caso di assenza totale per tutto il giorno.
Per fortuna, il piu' delle volte la ridotta percezione dei movimenti non viene confermata, magari un aumento del liquido amniotico puo' ridurre la percezione dei movimenti stessi. Ci possono essere pero' delle condizioni ostetriche importanti, come una ridotta crescita intrauterina del feto, la morte in utero, oppure i movimenti si possono ridurre per uno scarso apporto di sangue al feto per insufficienza placentare o altro.
In caso di dubbio (oggettivo o soggettivo) comunque e' indicato rivolgersi ad una valutazione in pronto soccorso per verificare lo stato di salute del piccolo. Ed e' importante non recarsi per il controllo il giorno dopo ma in maniera tempestiva.
Al momento non c’e’ dimostrazione scientifica che un conteggio dei movimenti attivi fetali sia piu' efficace rispetto alla percezione materna di ridotti movimenti del feto. Quello che emerge, piuttosto, e' forse un eccesso di interventi, ma il dato e' verosimilmente influenzato dal fatto che - per fortuna- la morte perinatale e' un evento raro. Pertanto la raccomandazione di controllare il benessere fetale attraverso la percezione dei movimenti rimane. E mi auguro che questa lettura sia stata utile!
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